Il PIANOBAR, secondo la nostra visione che poi accomuna la stragrande maggioranza delle persone, intenditori e non, e' inteso come un intrattenimento molto soft che deve colpire nelle memorie di chi ascolta e dare quelle sensazioni che rievocano ricordi ed emozioni passate e presenti, in qualche modo deve trasmettere l'unicita' che solo la musica e' in grado di scaturire nei nostri cuori cullando le nostre menti.
A tal proposito voglio sottolineare che questo genere di intrattenimento non deve presentare alcun tipo di invadenza nei confronti di chi ascolta, le voci devono essere ben curate, morbide, elastiche, espressive e piene di calore in modo da poter riflettere a pieno il vero significato poetico del brano stesso;
Un'altra cosa molto importante da non sottovalutare, sta nella selezione dei suoni e nella qualita' audio che deve corrispondere sempre ai canoni dell'ambiente e cercando di adottare assolutamente una strumentazione di alta qualita' che associata ad un ottimo lavoro artistico, rende il tutto una miscela elegante e piacevole, mi sembra anche ovvio ma non superfluo, dire anche di prestare molta attenzione a non esagerare con i volumi, perche' se troppo alti, si rischia di non essere piu' graditi, provocando mal contento nei confronti degli ascoltatori;
Inutile dire che il tipo di repertorio deve essere vastissimo, di qualita' e pieno di risorse per poter spaziare nei vari generi in modo non cadere nella monotonia o banalita' del concetto stesso di PIANOBAR e che possa accogliere anche eventuali richieste.
Vorrei anche sottolineare che al contrario di quanto detto, purtroppo, grazie alla tecnologia anche a basso costo, ci sono moltissimi improvvisati nel settore che penalizzano la qualita' e la bellezza di un intrattenimento professionale, infatti non curanti del concetto stesso di PIANOBAR, non hanno conoscenza tecnica, non suonano alcuno strumento e non essendo neanche musicisti, cercano sempre di voler apparire o stare troppo al centro dell'attenzione eccedendo e magari disturbando, creando dei veri e propri preconcetti che poi penalizzano gli artisti veri;
Non poche volte mi e' capitato di intrattenere un evento e sentire parole come: ''ma siamo seduti vicino i musicisti, adesso ci assorderanno'' oppure rivolgendosi a noi: ''mi raccomando con la musica, non troppo alta per favore'' oppure in modo piu' brusco: "SIAMO ROVINATI, speriamo che non urleranno troppo", per fortuna pero', grazie a quanto detto, alla fine siamo riusciti sempre a fargli cambiare idea riscuotendo quello che per ogni musicista e' linfa vitale (APPLAUSI, COMPLIMENTI, RICHIESTE E CONSENSI);
L'idea mia personale, e' che questo lavoro deve essere svolto con grande passione e bisogna saper essere generosi nei confronti di chi ascolta, oscurando spesso i propri gusti personali che non sempre sono affini al pubblico, ''l'applauso'' non deve essere preteso, e sopratutto deve essere spontaneo, il vero ARTISTA da pianobar, deve sempre esibirsi al meglio e dare spazio a chi vuol parlare o a chi vuole rilassarsi ascoltando buona musica e sopra ogni cosa deve sapersi destreggiare con grande intuito nei generi musicali da usare in ogni momento dell'evento.
Per non dilungarmi troppo perche' ci sarebbe ancora tanssimo da dire, in breve, l'idea del pianobar, non e' quelle di sentirsi grandi e fare un concerto, ma e' semplicemente quella di avere grande umilta' e grande preparazione professionale dimostrando sul campo di saperci fare per non farsi umiliare.
martedì 16 febbraio 2010
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